Diritto e giustizia in prima persona
Gli studenti della classe III AFM hanno avuto l’opportunità di vivere il diritto in modo concreto, partecipando a visite guidate presso il Tribunale Ordinario di Brescia e altre istituzioni giudiziarie. Accompagnati dalla professoressa Gloria Baronchelli, hanno potuto osservare da vicino il funzionamento degli uffici giudiziari e comprendere il ruolo dei diversi attori coinvolti nel processo.
Durante la visita al Tribunale Ordinario, gli studenti hanno esplorato le sezioni penale, civile, lavoro, imprese e famiglia, approfondendo l’organizzazione delle cancellerie e le modalità operative dei diversi uffici. Questa esperienza ha permesso loro di consolidare le conoscenze teoriche acquisite in aula e di sviluppare capacità di analisi critica e osservazione diretta.
Il momento più significativo è stato assistere a un’udienza penale e alla lettura di tre sentenze. La possibilità di osservare magistrati, avvocati e cancellieri al lavoro ha reso tangibile il percorso di un processo e ha stimolato riflessioni sul ruolo della giustizia nella società. Il confronto diretto con il Pubblico Ministero titolare del caso ha arricchito ulteriormente l’esperienza, illustrando responsabilità, decisioni e dinamiche professionali all’interno di un procedimento reale.
Le uscite didattiche hanno incluso anche una visita al Tribunale dei Minorenni, al Giudice di Pace, alla Camera di Commercio e al Tribunale Amministrativo Regionale. Questi percorsi hanno offerto agli studenti una visione completa del sistema giudiziario e delle sue articolazioni, favorendo la comprensione di come le norme e le procedure si traducono in attività concrete.
Attraverso queste esperienze, gli studenti hanno potuto sviluppare competenze trasversali fondamentali, come capacità di osservazione, ascolto attivo e riflessione critica, e comprendere l’impatto delle decisioni giuridiche sulla vita delle persone. Un percorso che trasforma lo studio teorico in conoscenza pratica, avvicinando i giovani al mondo del diritto in modo reale e partecipato.
L'esperienza è diventata anche un articolo del blog DoppioNove.